giovedì 22 agosto 2013

CAPITOLO XXIV
Scostò le
tende. Bagliori di luci lontane rischiaravano di mille colori il
cielo notturno. Gli scoppi dei fuochi d’artificio facevano
tremar le case.
Tra una settimana sarebbe arrivato un nuovo anno, una
nuova vita ma quel “1990” che stava per finire avrebbe portato
via con sé le pagine di una storia d’amore indimenticabile.
…E Francesca era lì… a guardare il mondo dietro un vetro
CAPITOLO XVIII
Lui l’aiutò ad aggrapparsi
e a scavalcare la parete. Si ritrovarono nel corridoio
del secondo livello. Sembrava deserto. Cominciarono a
correre con il cuore in gola, terrorizzati dalla paura di essere
sorpresi e uccisi da un momento all’altro.
«Dobbiamo salire dalle scale di emergenza… - gridò
Mc-Gregory - Venga, mi segua, sono di là…»
Francesca era esausta ma non poteva, non doveva arrendersi!
Svoltarono in fondo al corridoio e fu là che si trovarono
di fronte a una scena agghiacciante.
Corpi di uomini dilaniati giacevano in terra senza vita.
Brandelli di carne, uomini con braccia e gambe recise. Dalla
testa fracassata di un uomo fuoriusciva materia grigia.
Francesca si sentì venir meno. Non aveva più forze. Si
accasciò in un angolo a vomitare.
«La prego miss Guerrazzi… Mi segua… Presto, mi dia
la mano... non guardi…»
Con fatica lei si rialzò, camminando in mezzo a quel
massacro. Solo la forza della disperazione la sostenne.
Lui raccolse la pistola di un uomo morto e insieme raggiunsero
le scale di emergenza. Cominciarono a salire i
gradini lentamente, guardandosi intorno circospetti. Il fragore
degli spari proveniva dall’esterno.
«Sono certo che il loro obiettivo sarà l’arsenale. Cercheranno
di appropriarsi delle armi. - disse Mc-Gregory - Mi
stia ad ascoltare attentamente miss Guerrazzi. L’arsenale è
situato in un capannone a qualche centinaio di metri dal
nostro bunker, verso ovest. Perciò, appena saremo fuori,
cercheremo di uscire e ci dirigeremo a est. Io andrò avanti,
lei dovrà seguirmi con estrema cautela. Se tutto andrà bene,
la condurrò fino alla baia e lì potrà prendere il motoscafo
per scappare via. Ha capito bene?»
Francesca con occhi vitrei, deglutì, annuendo. Era attonita
e impietrita da tutto quanto aveva visto.
Raggiunsero finalmente l’uscita. Mc-Gregory si appostò
dietro la porta e, aprendola quanto bastava per dare
un’occhiata fuori, si assicurò che non ci fosse nessuno. Lei,
intanto, si era appoggiata con la schiena lungo la parete,
senza fiato.
«Stia molto attenta ora, Miss. Sarà pericolosissimo lì
fuori. Tenteremo di zigzagare intorno a quelle costruzioni.
Le vede? Fino alla recinzione. Ci dirigeremo verso la baia.
Vedrà, ce la faremo!»
Lei annuì. Mc-Gregory aprì la porta all’inferno.
Uscì per prima lui e Francesca, come d’accordo, lo seguì.
Fuori pioveva ancora. Il temporale imperversava
tutt’intorno. Il terreno era viscido, fangoso. Rivoli d’acqua
provenienti dai canali di scolo delle costruzioni serpeggiavano
qua e là, alimentando grosse pozze formatesi nel terreno.
CAPITOLO V
.... Lei trattenne per un attimo il respiro, preda di dolcissime
emozioni mai provate prima. Lui appariva, come sempre,
sicuro, impenetrabile, inafferrabile. Quando fu dinanzi
a lui capì la ragione del suo malessere, delle sue smanie, del
suo irrefrenabile impulso ad abbandonare tutto, rincorrendo
un pericolosissimo sogno.
CAPITOLO I

Settembre, 1990
Era uno di quei tipici bar del centro, quelli situati di fronte
alle piazzette antiche, con i tavolini all’aperto e l’atmosfera
un po’ retrò dello stile Liberty. Una mattina di fine estate
con l’aria severa e pungente che increspa la pelle e la rassegna
a un altro inverno da venire.
La piazzetta a quell’ora del mattino era ancora deserta.
Lungo i vicoletti lastricati del quartiere antico rimbalzavano,
dai muri delle oscure case, i passi frettolosi di un passante
distratto. A frotte si riunivano, sbattendo agitati le ali, dei
colombi intorno a briciole di pane seminate qua e là. Spiccando
ora il volo, ora ritornando intorno all’obelisco centrale
della piazza. L’odore di caffè e di pane appena sfornato si
spandeva languido, insinuandosi invitante tra le fessure
delle imposte ancora chiuse delle case.
Lei era là. Bellissima!
Seduta a uno dei tavolini del bar all’aperto. Lo sguardo
assente, tuffato tra le pagine di un quotidiano di finanza.
Come tutte le mattine, faceva colazione lì, assaporando, tra
un titolo e l’altro della Borsa, un cappuccino fumante e un
fragrante cornetto alla crema.
Le gambe accavallate, lunghissime, si agitavano nervose,
avvolte in sottilissime calze nere di seta. Da uno spacco laterale
della gonna spuntava, malizioso, il pizzo nero dei
reggicalze.
Era sexy, ma di quella sensualità che toglie il respiro,
che intimidisce. Una sensualità innata e forse perfino inconsapevole.

venerdì 9 agosto 2013


FRANCESCA, IL MONDO DIETRO UN VETRO di M Rosaria Franco  Albus Edizioni

12 AGOSTO 2013
ORE 21.00
TERME DI TELESE
 
NEL CORSO DELLA SERATA VERRANNO ESPOSTE ANCHE ALCUNE TELE DI
CARMELO COSTA ... AUTORE DELLA COPERTINA DEL LIBRO ...
 
 
Francesca, la protagonista del romanzo è una donna dal temperamento dinamico e intraprendente, ma anche romantica e sensuale. La storia è ambientata nel mondo dell’alta finanza in una grande città dell’Italia del Nord, ma le romantiche e suggestive atmosfere dell’isola greca di Rodi faranno da contrappunto ad un’importante storia d’amore che, sul filo della suspense, si tingerà di mistero e profumerà di eros. Mi piace scrivere con uno stile semplice, cercando di scavare nel profondo dell’animo dei miei personaggi, attraverso sguardi, sfumature, profumi. Dicono del mio libro che sembra essere stato scritto per la sceneggiatura di un film, con quella stessa memoria fotografica e tensione che caratterizza le scene di un pellicola cinematografica.
 
 
In tutte le migliori librerie
oppure direttamente dal sito: www.albusedizioni.it
Prezzo:€ 10,00 Pagine: 212 Isbn: 978-88-96099-66-7 Anno: 2012 Genere: Romanzo Collana: narrando Albus edizioni
Per Telese Terme: Libreria "Volta Pagina" Corso Trieste 12 Telese T.

Desidero ringraziare di cuore l'associazione "Il gigante buono" di Telese Terme che nell’ambito della VIII edizione del Memorial Cesare Alterio – ci ha concesso lo spazio per la presentazione del romanzo “Francesca, il mondo dietro un vetro” e l’esposizione delle tele di Carmelo Costa.
Un caloroso ringraziamento da parte mia alla bravissima Maria Grazia Porceddu che ha fortemente voluto questo angolo di cultura presentando nelle cinque serate: “Spizzichi d’autore”.
E all’artista Carmelo Costa che ci ha omaggiato con la mostra di alcune delle sue meravigliose opere.
M. Rosaria